di Alessio Argentieri
Mezzo secolo fa la missione
spaziale NASA “Apollo 11” portava a compimento una sfida straordinaria, lanciata
molti anni prima dal Presidente degli Stati Uniti d’America John Fitzgerald
Kennedy. Il 21 Luglio del 1969 due astronauti americani, il Comandante Neil
Armstrong e il pilota del LEM Buzz Aldrin, giunsero a camminare sulla Luna, per
ritornare poi sani e salvi sul Pianeta Terra assieme al terzo membro
dell’equipaggio Michael Collins. Il Modulo di Comando, pilotato da Collins,
rientrò infatti dalla missione lunare ammarando nell'Oceano Pacifico tre giorni
dopo, il 24 luglio.
La corsa vittoriosa al Satellite
terrestre, il cui cinquantenario ricorrerà tra pochi giorni, è oggetto di
celebrazioni a livello globale. La storia è nota, anche nei risvolti
negazionisti della balorda teoria del “complotto lunare” (Moon Hoax) che, nonostante prove scientifiche la confutino
inequivocabilmente, conta ancora qualche irredento seguace (come purtroppo
molte altre disinformazioni che trovano credito nella società del XXI secolo).
Nelle case degli italiani, come è
arcinoto, la memorabile nottata fu vissuta con la telecronaca diretta di Tito
Stagno dagli studi RAI e di Ruggero Orlando dagli Stati Uniti, impreziosita dal
celebre battibecco tra i due grandissimi giornalisti. GEOITALIANI vuole partecipare
alla sua maniera alle celebrazioni di questa importante ricorrenza della storia
contemporanea. Rievochiamo perciò un paio di aspetti meno noti della vicenda, coincidenze
che legano Roma alla conquista della Luna.
Un primo collegamento è dato dal
fatto che dei tre astronauti, uno era nato nella Città Eterna il 31 ottobre del
1930: Michael Collins, vero ‘americano a Roma’, vide la luce in una bella casa
di Via Tevere n.16, nel quartiere Salario, dove la famiglia risiedeva perché il
padre di Michael era addetto militare presso l’ambasciata USA. Invitiamo i
lettori ad un piccolo “pellegrinaggio spaziale”, a pochi passi da Via Po, per
vedere la lapide commemorativa sulla parete dell’edificio, raffigurata
nell'immagine a corredo dell’articolo.
Un secondo anello di connessione sono
i campioni di rocce lunari. Nella passeggiata sulle desolate lande del Mare
della Tranquillità furono prelevati oltre 21 chilogrammi di reperti. In esito
alla missione Apollo 11, ad un gruppo di giovani ricercatori dell’Università di
Roma giunse la notizia che nelle polveri lunari erano presenti delle minuscole
sferule vetrose. Erano geologi che, alla fine degli anni ’60, erano stati
avviati dai loro maestri allo studio multidisciplinare di microgranuli
magnetici nei sedimenti terrestri. Forti della propria esperienza nel campo,
gli studiosi poco più che trentenni, guidati dall'intraprendente Renato
Funiciello, ebbero il coraggio di proporre alla NASA di occuparsi delle analisi
sulle sferule lunari.
Audaces fortuna iuvat: la NASA accolse
la proposta di collaborazione, e giunsero a Roma pochi preziosi grammi dei
campioni prelevati nel novembre del 1969 dalla missione Apollo 12, comandata da
Charles Conrad (1930-1999), il terzo uomo a mettere piede sulla Luna. Oltre a
Funiciello, designato Principal
Investigator, facevano parte del gruppo come Coinvestigators Adriano Taddeucci, Marcello Fulchignoni e Raffaello
Trigila (a cui si aggiunse poi il leggermente più giovane Giuseppe Cavarretta).
Altri campioni delle successive missioni NASA Apollo 14 e 15 furono spedite ai
laboratori romani, per una lunga stagione di studi sviluppatasi tra il 1971 e
il 1976, che costituisce un importante momento nella storia delle geoscienze.
Sia perciò perdonato alla nostra
redazione, che fa prevalentemente base in riva al Tevere, un poco di
sciovinismo nel rievocare un evento di portata globale, o meglio cosmica,
esaltandone gli aspetti locali. Dei piccoli passi per pochi uomini, un gigantesco
balzo per la romanità.
Per saperne di più:
- Adriano Taddeucci “Il suo entusiasmo nello sport e nella scienza: lo trasmetteva a chi era con lui”, in “Renato Funiciello. Un geologo in campo” (a cura di Fabio e Francesca Funiciello), Anicia Editore.
- www.attualita.it
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.