di Alessio Argentieri
L’opera collettanea, curata
amorevolmente e pregevolmente dai suoi figli Fabio e Francesca, è pubblicata
dall’Editoriale Anicia di Roma. La collocazione nella collana “Teoria e storia
dell’educazione” è quanto mai appropriata. Il libro raccoglie infatti numerose
testimonianze di amici, colleghi, allievi di Renato, un mosaico di storie di
formazione e di scambi profondi e intensi a livello umano e professionale.
La presentazione del libro si è tenuta
lo scorso giovedì 10 Maggio, presso lo Stadio degli Eucalipti di Roma, a
chiusura della manifestazione sportiva “Trofeo Renato Funiciello”. A condurre
l’evento con naturalezza, serenità ed eleganza è stata Francesca, con accanto
il fratello Fabio. Un evento denso di cultura, geologia, amicizia e sport, che
ha donato beneficio allo spirito dei partecipanti. Per chi non c’era, a
compensazione, la piccola galleria fotografica che accompagna questo articolo.
Questa è una “non-recensione” che vuole semplicemente
caldeggiarne la lettura del testo, senza relazionare o sintetizzarne i
contenuti. In primo luogo a chi non conosce il personaggio e il clima
socio-culturale, tra scienza, sport e non solo, di cui Funiciello fu
protagonista e figura trainante dalla seconda metà del XX secolo fino agli
inizi del nuovo millennio. Ma soprattutto a coloro che hanno intersecato i
propri percorsi umani e professionali con quello di Funic; indipendentemente
dall’intensità e durata dei rapporti intercorsi, ciascuno scoprirà aspetti
sconosciuti di lui (e forse anche di sé stesso), come i suoi figli per primi
hanno constatato.
Accogliendo con entusiasmo il cortese
invito di Fabio e Francesca a fornire anche un mio contributo (a titolo
personale e anche in rappresentanza della Sezione di Storia delle Geoscienze
della Società Geologica Italiana, cosa di cui sono grato), istintivamente il
pensiero è andato allo spirito goliardico e ironico, tratto caratteriale
contagioso di Funiciello, una risorsa preziosa per affrontare la vita. Pensavo
di sciorinare la lunga serie di aneddoti divertenti che direttamente o
indirettamente ho immagazzinato in memoria, prendendo spunto dalla foto, scattata
da Giorgio Vittorio Dal Piaz, che ritrae Renato con corona di lauro, porgente
una meravigliosa cartocciata di affettato suino ai congressisti nell’escursione
del congresso SGI del 1986 in Appennino centrale. Fu il più eclatante dei suoi coups de theatre, con il quale,
assecondando il suo vezzo di “sorprendere il bifolco”, egli a sorpresa riapparse
redivivo (e come è noto, non si tratta di un’iperbole) alla comunità geologica
nazionale, pochi mesi dopo l’incidente del febbraio di quell’anno e la
conseguente near death experience.
Poi, dopo posata riflessione, ho capito
che l’aneddotica non serviva. Chiunque lo ha conosciuto possiede in testa una
propria lista di episodi analoghi (molti dei quali naturalmente sovrapponibili
con quelli altrui). Ho virato perciò su una vicenda specifica, che chi avrà
voglia, sfogliando il libro, potrà leggere.
Con il professor Funiciello
l’interazione non era affatto facile, come è normale avvenga con simili personalità.
Dava molto e ogni tanto qualcosa toglieva (solo temporaneamente, lo si riesce a
comprendere solo con la visione del poi), andando a individuare e sfruculiare i
punti deboli dei propri interlocutori, per lasciarli smarriti e privi delle
difese che essi istintivamente si erano costruiti. Barriere effimere, che un
bravo allenatore ha il dovere di smantellare per aiutare (con fatica e
sofferenza) a costruirne di nuove e più solide, superando i propri limiti.
Anche questo, a mio parere, emerge dalle
varie testimonianze. Tra di esse, ne menziono una sola che, per il periodo dal
1993 in poi, forse rappresenta e inanella tutte le altre: è il racconto di
Letizia Maravalli, storica e preziosa segretaria del nuovo Dipartimento di
Scienze Geologiche di Roma TRE. Chiunque abbia partecipato, più o meno a lungo,
alla nascita e allo sviluppo di quel polo di formazione spero condivida questa
impressione e ci si riconosca.
Figure seguenti: la presentazione del volume, a seguire la manifestazione sportiva “Trofeo Renato Funiciello”, presso lo Stadio degli Eucalipti (Roma, 10 Maggio 2018) |
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.