di Paolo Perini
Le grotte di San
Giovanni, site nel comune di Domusnovas (provincia del Sud Sardegna), costituiscono
un complesso caso di interazione tra geologia, fenomeni carsici ed attività
antropica. Nelle sue vicinanze sono presenti tracce di insediamenti neolitici e
strutture nuragiche ben conservate (Sa domu ‘e s’orcu). Infatti, secondo quanto
riportato nella planimetria pubblicata da Testa nel 1922 (fig. 1), nella grotta
erano presenti manufatti megalitici in blocchi di quarzo, rovine ed una piccola
cappella dedicata a San Giovanni; riporta inoltre che Lamarmora nella sua
descrizione del 1857, riferiva di mura che chiudevano gli ingressi nord e sud
della caverna. Quando nel XIX secolo venne realizzata la strada nella grotta
per facilitare il trasporto dei materiali con la più settentrionale area
mineraria di Oridda vennero distrutti diversi elementi sia naturali che
antropici: la cappella venne ricostruita all’esterno dell’ingresso sud e alcune
concrezioni andarono perdute. Di fatto divennero le uniche grotte naturali in
Italia che, per un lungo periodo di tempo, sono state percorribili in auto. Successivamente
sono state riconosciute monumento naturale e, sottoposte a vincolo istituito ai
sensi della L.R. n. 31/1989 con determinazione D.G. n. 2777/1999
dell'Assessorato alla difesa dell'ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, sono state chiuse al traffico ed il percorso stradale riattrezzato
per essere percorso solo tramite “mobilità naturale” (percorso pedonale e
ciclabile).
Figura 1 – In alto: planimetria della grotta pubblicata da Testa nel 1922. In basso: l’ingresso meridionale della grotta come si presentava a Maxia nel 1941. |
L’area di
Domusnovas, esplorata più per l’estrazione dei metalli praticata sin
dall’antichità, comincia a destare l’interesse dei geologi nella prime decadi
del 1900. Una prima sintesi cartografica (fig. 2) la si deve a Carmelo Maxia
(1941, cum bibl.), che si interessò dapprima ad alcuni aspetti legati alla
deposizione del cono di deiezione di Domusnovas per poi descrivere l’assetto e
l’evoluzione geologica della zona che si estende fino a Vallermosa, effettuata
nell’ambito dei lavori di rilevamento geologico del foglio Guspini in scala
1:100.000. La grotta di San Giovanni attraversa i calcari cerulei del Cambriano,
interessati da filoni di quarzo messi in posto in seguito all’intrusione
granitica ercinica, da cui sono stati estratti i materiali per la costruzione delle
strutture megalitiche.
Figura 2 – Stralcio della carta geologica del territorio di Domusnovas (Maxia, 1941). |
L’interpretazione
attuale dell’assetto geologico del settore, maggiormente complicato dalla
tettonica, è sintetizzato in figura 3; le grotte interessano la Formazione di
Gonnesa (GNN2) “Metallifero” Auct p.p. del Cambriano Inf. (Stage 4),
interessata da una piega con asse orientato est-ovest.
Fig. 3 – Stralcio della carta geologica CARG n° 555 Iglesias in scala 1:50.000 (http://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/555_IGLESIAS/Foglio.html). |
Per approfondire
- Del Rio M., Leone F. & Pittau P. (1979) - Acritarchi siluriani della successione paleozoica di Domusnovas (Sardegna sud-occidentale). Memoria presentata a Siena nella seduta tematica del 18-19 maggio 1979 “Paleozoico e basamento in Italia: aggiornamenti e problemi”. Siena 18-19 maggio 1979, pp. 289-299.
- ISPRA – Foglio n° 555 Iglesias in scala 1:50.000. Carta Geologica d’Italia. http://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/555_IGLESIAS/Foglio.html.
- Lamarmora A. (1857) – Voyage en Sardaigne. III-IV. Torino.
- Maxia C. (1937) - Rapporti fra la composizione del cono di deiezione di Domusnovas e le rocce paleozoiche del bacino del Riu San Giovanni (Iglesiente) (Nota preliminare). Rendiconti del Seminario della Facoltà di scienze della R. Università di Cagliari, Vol. 7, pp. 69-86 : ill.
- Maxia C. (1939) - Il cono di deiezione di Domusnovas nel bacino del Rio San Giovanni (Sardegna sud-occidentale): geologia, idrogeologia, agrogeologia. Bollettino della Società geologica italiana , Vol. 58, pp. 29-76.
- Maxia C. (1941) - Geologia dei territori di Domusnovas e di Vallermosa (Sardegna meridionale). Bollettino del R. Ufficio geologico d'Italia, fasc. 1, Vol. 66, pp. 1-32 : ill. ; + 3 tav.
- Pelloux A. (1930) - Caledonite e leadhillite della miniera di Tiny nella valle di Oridda (Domusnovas) Sardegna. Periodico di Mineralogia, Vol. 1, n. 3, pp. 201-207.
- F. Sartori F., Testa L. (1911) - Il calcare della grotta di Domusnovas. Resoconti delle riunioni dell'Associazione Mineraria Sarda, A. 16, n. 7, pp. 11-13.
- Testa L. (1922)- La grotta-galleria di S. Giovanni a Domusnovas. Bollettino della Società geologica italiana, Vol. 41, pp. 313-315.
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