Oggi si festeggia il Natale di Roma, una festività laica che si collega alla data presunta della fondazione della città avvenuta, appunto, il 21 aprile del 753 a.C.
In antichità questo giorno veniva detto Dies Romana o Romaia; a partire da questa data deriva la cronologia romana, definita con la locuzione latina Ab Urbe condita, cioè “dalla fondazione della Città”, che contava gli anni a partire dal 753 a.C.
Nel mondo, Roma è conosciuta come la città dei sette colli ma, nel tempo, l’esatta identificazione di questi rilievi non è mai stata la stessa.
L’elenco più antico riporta, ovviamente, il Palatino che è il luogo leggendario dove avvenne la fondazione della città, il Germalo, che è una prosecuzione dello stesso Colle Palatino verso il Tevere, la Collina Velia, orientata verso l'Esquilino, la Suburra, orientata in direzione del Quirinale e, per finire, il Fagutale, il Colle Oppio e il Cispio, tutti compresi nell'Esquilino.
In seguito, l'identificazione dei sette colli si modificò con l'espansione della città di Roma. Partendo infatti dalla originaria Roma quadrata, si arrivò alla Roma imperiale, che vide la sua massima espansione. La vastità del territorio urbano fece sì che tra i sette colli si annoverassero anche il Vaticano e il Gianicolo.
In un rara edizione de Il Dittamondo di Fazio degli Uberti (1301?-1367?), conservato presso la Biblioteque nationale de France, compare una rappresentazione della città di Roma con i suoi sette colli. Del Dittamondo esistono poche edizioni e quella posseduta dalla Bibliotéque nationale de France è una copia miniata e commentata da Andrea Morena da Lodi nel 1447.
Il Dittamondo è un poema enciclopedico di sei libri in terzine incatenate; racconta di un viaggio, compiuto dall’Autore attraverso l'Europa, l'Africa settentrionale e la Palestina sotto la guida del geografo Solino. Fazio degli Uberti riporta le leggende, le notizie storico-geografiche e descrive i panorami e le particolarità delle città visitate.
Visitando la città di Roma ne racconta la storia e ne descrive i caratteri; l’immagine a margine del testo nel volume commentato da Andrea Morena riporta i seguenti sette colli: Ianicolo, Tarpeio, Aventino, Palanteo, Quirinale, Celion, Viminale.
La rappresentazione della città di Roma con i suoi sette colli estratta da Il Dittamondo di Fazio degli Uberti, conservato presso la Biblioteque nationale de France, nell’edizione miniata e commentata da Andrea Morena da Lodi nel 1447 (da gallica.bnf.fr/Bibliothèque nationale de France) |
Per saperne di più:
Fazio degli Uberti - Il Dittamondo
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