“Il viaggiatore che giunge all’Elba trasportato dal battello a vapore che lo raccolse a Livorno o a Piombino, pone piede a terra in Portoferraio […] dovendo studiare la parte orientale dell’ Isola, la prima cosa da farsi è il giro delle coste per mare, giro che mette in grado il geologo di molto vedere per i continui tagli naturali ond’esse sono ricche, i quali per la maggior parte resterebbero inosservati qualora lo studioso si limitasse alle sole escursioni per terra. Il che facendo, non si deve perdere di vista il bisogno di porre piede”.
Igino Cocchi così introduceva la sua Memoria sull’Isola d’Elba nel 1871, “Descrizione geologica dell'Isola d'Elba per servire alla carta della medesima”.
Da oggi ISPRA rende disponibile on-line la "Carta Geomorfologica 328 Isola d'Elba" alla scala 1:50.000 e relative Note Illustrative: http://www.isprambiente.gov.it/Me…/carg/index_tematiche.html
Le carte antiche dell'Isola d'Elba di Cocchi, Lotti e Fossen sono invece disponibili sull'OPAC della Biblioteca ISPRA.
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