Luoghi della memoria e memoria nei luoghi
di Alessio Argentieri
In un articolo di qualche tempo fa, dal titolo “I geoscienziati nell’odonomastica della città di Roma” avevamo individuato l’intitolazione di strade, piazze e edifici quale indicatore della capacità che una comunità ha di onorare la memoria dei propri concittadini e connazionali illustri.
Per proseguire il discorso, incentrato sul caso della Capitale, parliamo oggi di un altro luogo della memoria che meriterebbe almeno una targa (accanto alle due lapidi che ricordano altri due inquilini: Vittorio Scialoja, giurista, Senatore del Regno e Ministro, e il forlivese Alessandro Fortis, garibaldino e presidente del Consiglio dei Ministri tra il 1905 e il 1906).
E’ la casa in cui visse Giuseppe Ponzi, nato a Roma il 20 maggio, nell'Anno del Signore 1805.
Egli fu medico, naturalista e geologo, prima Professore di Zoologia e Anatomia comparata, poi primo titolare della cattedra di geologia, istituita nel 1864 da Pio IX presso la Pontificia Università La Sapienza. Ponzi insegnò Mineralogia, Geologia e Geognosia anche alla Scuola d'applicazione degli Ingegneri e fondò nel 1873 il Gabinetto di Geologia dell'Università e il Museo di geologia.Fu socio dal maggio 1848 dell'Accademia dei Lincei, ricoprendone poi la carica di Presidente dal 1871 al 1874. Senatore del Regno d'Italia dal 1870, fu nominato nel 1875 socio dell'Accademia Nazionale delle Scienze.
Della sua storia vi riparleremo tra qualche tempo, quando verrà pubblicata la voce in fase di preparazione per il volume 84 del Dizionario Biografico degli Italiani, edito dall'Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani.
La casa in cui visse- e probabilmente spirò il 29 novembre 1885- si trova in un bel palazzo d’epoca del centro di Roma, al civico 5 di Via della Gatta.
Lo stabile si affaccia su Piazza Grazioli, non lontano dall'antica sede della Sapienza ed a due passi dal Collegio Romano, dove immaginiamo Ponzi si recasse per intrattenersi con il suo collega il Reverendo Padre Angelo Secchi, capostipite della grande tradizione scientifica di quell'istituto religioso (si veda in proposito all'interazione tra i due studiosi l’articolo Sopra una pioggia di sabbia caduta presso Roma nella notte del 21 e 22 febbraio 1864).
Oggi l’edificio ospita la sede dell’agenzia di stampa Associated Press Italia.
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