martedì 3 marzo 2015

Matricole e abbandoni

Fedele al suo spirito, Geoitaliani, fonda le sue radici nel passato- anche quello molto prossimo- per trarre spunti positivi per il presente e il futuro delle geoscienze italiane.
E’ in quest’ottica che presentiamo oggi un originale contributo del professor Gianni Lombardi, già docente presso l’Università La Sapienza di diverse generazioni di geologi romani.
Dal punto di vista privilegiato di chi ha maturato una pluriennale esperienza didattica, Gianni Lombardi analizza il percorso delle nostre matricole a partire dall'avvio della laurea triennale agli albori del nuovo millennio, e le purtroppo connesse e vistose percentuali d'abbandono degli studi, non solo del corso di laurea in Scienze Geologiche.

Il tema della storia del nostro corso di studi e dei suoi sbocchi occupazionali è stato già affrontato dal Professor Lombardi nel 1993, in una pubblicazione della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali della Sapienza, che sarà prossimamente oggetto di un ulteriore contributo.


di Gianni Lombardi


Sempre curioso di conoscere cosa avveniva nel nostro corso di laurea a La Sapienza di Roma, del quale sono stato Presidente per 11 anni, nell’a.a. 2001/2002, quando è iniziato il corso di laurea triennale in Scienze geologiche, feci un'indagine sui risultati ottenuti dalle 87 matricole alla fine di luglio 2012, in termini di superamento degli esami/test previsti per i primi due semestri dell'anno accademico.
L’analisi riguarda matricole di 12 anni fa, ma ho il fondato sospetto che la situazione attuale non sia molto diversa.
In tab. 1 e 2 sono riassunti i dati relativi alle 87 matricole ufficialmente iscritte al Corso di laurea triennale in Scienze geologiche de La Sapienza. I risultati vanno letti ricordando che tecnicamente uno studente può completare gli esami del primo anno entro il maggio dell'anno successivo e quindi a fine luglio si hanno solo dati parziali.
Come si può vedere dalla tab. 1, 24 matricole su 87 non avevano superato alcun esame/test. Per offrire un’altra interpretazione dei dati, in tab. 2 gli esami/test superati sono stati ricalcolati anche sulla base dei 63 studenti che avevano superato almeno un esame.


Tab. 1 – n. di esami superati dalle matricole
entro la fine di luglio esami/test superati
Tab. 2 – Insegnamenti del I anno ed esami superati


Per quanto riguarda gli esami sostenuti, i numeri sono piuttosto bassi, ma bisogna tener conto che c’erano ancora 4 sessioni (ottobre, dicembre, febbraio, aprile) nelle quali era possibile sostenere gli esami del primo anno. La distribuzione degli esami sostenuti ricalca modelli ben noti a docenti e studenti: preferenza al dedicarsi agli insegnamenti professionali mentre all'orizzonte già si preannunciano i numerosi tragici casi degli esami propedeutici di chimica, matematica o fisica lasciati come ultimo esame.
Un dato sorprendente della tab. 1 è che quasi il 28% delle matricole non aveva superato neppure un esame tra i 13 possibili, alcuni dei quali decisamente “ragionevoli”. Avevo di persona raccolto i dati dai registri degli esami dei singoli docenti e quindi ero sicuro delle informazioni di base. Ho quindi approfondito l’indagine, intervistato i docenti, controllato gli elenchi d’iscrizione alle esercitazioni e agli esami. Nulla, 24 matricole su 87 non risultavano essersi presentate mai in Dipartimento. Ciò è confermato dal fatto che nelle aule alle prime lezioni del primo anno i docenti mi hanno confermato che non erano mai stati presenti più di 60-70 studenti, che sono poi i numeri di quelli che hanno dato qualche esame.



La cosa ovviamente mi ha incuriosito e ho iniziato ad indagare. A fatica (la privacy!) sono riuscito ad estrarre dalla segreteria della Facoltà un elenco delle matricole completo di indirizzi. Ho quindi elaborato una lettera con una richiesta di spiegazione sul perché non erano mai apparsi all’Università, scritta con la collaborazione dell’Ufficio legale dell’Università in modo da non causare problemi a studenti che avessero nascosto ai genitori la loro reale frequentazione dell’ambiente universitario. Ho ottenuto così un 40% di risposte. Ho proseguito la ricerca con caccia ai telefoni, richiesta di contatti da parte di altre matricole, lettere di sollecito. Conclusione: ho ottenuto risposte da 22 delle 24 matricole con zero esami superati, una percentuale di circa il 90%, decisamente soddisfacente. I contatti personali sono stati piacevoli e non ho mai trovato resistenze a rispondere ai quesiti.
Cosa è risultato? Le matricole con zero esami in realtà non sono mai venute all'Università a seguire i corsi d’insegnamento per i motivi più vari che riassumo in ordine sparso. 
Mi sono reso conto che costava troppo venire a stare a Roma; forse vengo l’anno prossimo; ho trovato lavoro; mi sono sposata; ho pensato che sarebbe stato troppo difficile per me seguire un corso universitario; ho cambiato corso. Altri motivi, anche frequenti, erano molto “italici” e legati al fatto che, pagando a settembre la sola prima rata della tassa d’iscrizione (3-400 euro), restavi classificato studente universitario per quasi 20 mesi, fino a maggio del secondo anno accademico, anche se non pagavi le altre rate. Ecco quindi alcuni motivi particolari: vivo e lavoro a San Lorenzo, vicino all’Università, e con 5 euro posso mangiare bene 2 volte al giorno alla mensa; due casi di pendolari, ad esempio, abito a Monterotondo (35 km da Roma) e come studente ho l’abbonamento del treno a tariffa ridotta; lavoro e ho la passione per il teatro e il cinema e gli studenti hanno forti sconti sui biglietti.


La verità è che circa il 25% delle matricole che avrebbe abbandonato il corso di Scienze geologiche nel primo anno, in realtà non è mai apparso sulla scena universitaria e non è stato eliminato dalla pessima condizione delle strutture e dalla ferocia dei docenti. L’indagine è stata avvantaggiata dal basso numero di matricole che ha consentito di contattarle quasi tutte sia pure con ripetuti tentativi. Ma certo che quando si dibatte sull’elevato tasso d’abbandoni nel primo anno del sistema universitario, forse sarebbe bene andare a esplorare cosa realmente avviene con le matricole.

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