L'esemplare di Pietra paesina appartenente alla "Collezione Pescetto" dell'ISPRA |
Cominciamo la descrizione di questa singolare
pietra ornamentale con una poesia di Pablo Neruda che, esule a Firenze nel
1951, scrisse:
Macchie arancione … d’ossidovene verdi sopra la pace calcareache la schiuma batte con le sue chiavio l’alba con la sua rosa,son così queste pietre:nessuno sa se uscirono dal mare o al mare tornano,qualcosa le sorprese mentre vivevano,nell’immobilità si spenseroe costruirono una città morta.Una città senza grida, senza cucine,un solenne recinto … di purezza,forme pure cadutein un disordine senza resurrezioni,in una moltitudine che perse lo sguardoin un grigio monasterocondannato alla verità nuda dei suoi dei.
Da un punta di vista litologico, la pietra paesina
è un calcare marnoso, derivato dalla litificazione di un fango carbonato ricco
in argilla, caratterizzata da un fondo di colore variabile dal giallo al bruno,
oppure verde chiaro o grigio. E’ un calcare a grana fine, micritica, laminato,
con livelli microfossiliferi.
La pietra paesina è arricchita da mineralizzazioni
in ferro e manganese, peculiari di questo tipo di roccia, che producono
venature bianche sub-rettilineee di spessore millimetrico (leptoclasi),
riempiti da calcite bianca e, talvolta, anche venature brunastre (suture
stilolitiche), generalmente più piccole rispetto alle precedenti, riempite di
ossidi di ferro. Queste venature si intersecano formando un reticolo che
delimita aree sub-rettangolari o trapezoidali che generano il caratteristico
aspetto di paesaggio di "case in rovina".
La roccia contiene minerali accessori quali quarzo,
magnetite, idrossidi di ferro, minerali argillosi. Esistono differenze chimiche
tra diverse porzioni dei letti rocciosi, indice di processi di alterazione di
natura atmosferica o legati alla circolazione di acque meteoriche nel
sottosuolo.
Contiene inoltre foraminiferi planctonici della
famiglia delle Globigerinacee, e l’età attribuita a questa formazione è Eocene
- Paleocene; la pietra paesina proviene da diverse aree dell'Appennino settentrionale e centrale, dalla Liguria alla Toscana fino al Lazio. Tra queste, le più note sono la Valle dell'Arno, tra cui anche la città di Firenze, e i Monti della Tolfa. Per questo motivo è soggetta a diverse denominazioni locali: Pietra di Firenze o Mota dell’Arno.
Il litotipo si rinviene spesso in blocchi o ciottoli lungo gli argini fluviali o il litorale marino.
Il litotipo si rinviene spesso in blocchi o ciottoli lungo gli argini fluviali o il litorale marino.
Il suo nome deriva dai disegni, derivati proprio
dalle mineralizzazioni e dagli ossidi, che simulano curiosi paesaggi: città
diroccate, castelli, montagne, vallate, insenature marine.
I disegni sono particolarmente evidenti per il
contrasto cromatico dei componenti lito-mineralogici: il bianco-grigiastro del
calcare, l’azzurro dell'argilla, il rosso per gli ossidi di ferro, il nero del
manganese.
Utilizzato già dagli Etruschi, questo litotipo fu poi
una delle prime pietre colorate impiegate dai Romani, sin dal II sec. a.C.
(epoca repubblicana). La sua diffusione fu essenzialmente limitata all'Italia
centrale (Lazio e Campania). Il maggiore impulso all'utilizzo della pietra
paesina si ebbe principalmente ad opera dell'Opificio delle Pietre Dure di
Firenze, per piani di tavoli intarsiati (XV e XVI secolo) e per basi di dipinti
a tema paesaggistico (XVII secolo). L'uso della pietra paesina per tarsie
prosegue anche attualmente.
Splendidi esempi vengono illustrati nel sito dei fratelli Gallerini, appassionati estimatori di questa bellissima pietra
semipreziosa.
E' conosciutissima a livello mondiale sotto diverse denominazioni: Landscape Stone, Landschaftsmar mor, Florentine Marble, Paésine. Oggi la pietra paesina viene utilizzata anche per la realizzazione di piccole statuine, in genere zoomorfe, a nostro avviso di gusto piuttosto discutibile, che in taluni casi arrivano a ridurre l'eccezionale bellezza di questa pietra unica al mondo.
E' conosciutissima a livello mondiale sotto diverse denominazioni: Landscape Stone, Landschaftsmar
Per saperne di più:
- Museo litomineralogico ISPRA: http://www.isprambiente.gov.it/it/museo/collezioni/collezioni-litomineralogiche/lito-reperti/pietra-paesina
- Pietra paesina di Firenze, sito web dei fratelli Gallerini: http://www.pietrapaesina.com/citazioni.html
- Opificio delle pietre dure: http://www.opificiodellepietredure.it/
- De Agostini, Scheda Pietra paesina in "Minerali & gemme Guida pratica per scoprirli e conoscerli", De Agostini (1993-1996), Novara
- Denis Diderot – Encyclopédie, 1ere Edition, Tome 6, Figurèes, Pierres
- G. Wolfgang Knorr – Sammlung von Merkwurdigkeiten der Natur..., Nurnberg 1768-1775
- Johann Wolfgang von Goethe – Naturwissenschaftliche Schriften, Weimar 1892
- Pablo Neruda – Poesie 1904-1973
- Paris G. Nicolucci – Il calcare Alberese nella sua varietà Paesina, Not. Min. n. 9, 197
- Corsi Collection of Decorative Stones: http://www.oum.ox.ac.uk/corsi/stones/view/529
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.