L'elefante di Campana nel sito dell'Incavallicata |
di Marco Pantaloni
La fantasia
popolare individua spesso delle figure zoomorfe o antropomorfe nelle rocce o nei paesaggi; nella gran parte
dei casi nessuno mette in dubbio l’azione dell’attività esogena della natura
nella conformazione di queste figure.
Caso diverso
è invece quello dell’elefante di Campana e delle rocce del sito
dell’Incavallicata.
Il sito di
cui parliamo è ubicato in prossimità del paese di Campana, un paese della
Presila Cosentina, situato a metà tra il mare e la montagna, a circa 600 metri
di altitudine.
L’elemento
più interessante, e discusso, di questo sito è un’enorme masso roccioso
“scolpito” che prende le sembianze di un grosso elefante. Prossimo ad esso si
trova un secondo blocco che l’immaginazione vuole assumere le forme dei piedi
di un enorme guerriero seduto.
Immagine
tratta dal sito web del Comune di Campana (CS)
|
L’area dove
è ubicato questo monumento è chiamata, localmente, Incavallicata; il Comune di
Campana ha tutelato l’area costruendo attorno ai blocchi rocciosi un grazioso
parco pubblico, in virtù del fatto che le rocce e le grotte circostanti sono
diventate, fortunatamente, una meta del turismo culturale.
Tutto questo
grazie alla diffusione dell’interesse del sito effettuata dai media: si veda ad
esempio una vecchia puntata di Gaia (qui)
o dei Turisti per caso (qui).
Anche la carta stampata ha dedicato all’argomento diversi articoli, sia sulla
stampa locale che nazionale.
Immagine tratta da Google earth |
La presenza
delle rocce dell’Incavallicata e la curiosità attorno alla loro origine erano
note già Medioevo; una delle prime attribuzioni sull’origine della figura
zoomorfa dell’elefante viene fatta da Carmine Petrungaro che ricorda lo sbarco
di Pirro con gli elefanti al seguito nel 281 a.C., ipotesi suggellata dal
rinvenimento di monete e resti archeologici esposti al Museo di Reggio
Calabria.
Domenico
Canino, archeologo ed esperto di storia locale, riporta all’epoca megalitica la
realizzazione dei manufatti, ma non mancano però gli studiosi che attribuiscono
agli agenti esogeni questa “opera d’arte”.
La prima
roccia ha un’altezza di circa 5 metri, comprendendo la base rocciosa. Osservandola
da un lato è ben visibile la lunga proboscide e le due zanne. La seconda pietra
è meno “leggibile”, nonostante sia più grande, circa 6 metri: chi ci identifica
i piedi di un guerriero, chi un orso, chi un cane. Chiaro che se venisse
confermata l’origine “umana” della scultura ci troveremmo di fronte alla
scultura preistorica più grande d’Europa.
Immagine tratta dal sito web del Comune di Campana (CS) |
Noi non
abbiamo elementi per redimere la questione, che lasciamo agli esperti di storia
locale e agli archeo-geologi, in grado di raccogliere gli elementi utili alla
definizione del caso. Vogliamo però segnalare il sito, ed evidenziare il fatto
che il nostro Paese, oltre alle innumerevoli chiese, monumenti, castelli,
palazzi più o meno nobili, è caratterizzato dalla presenza di moltissimi
“monumenti naturali”, o per dirla in termine tecnico “geositi”, di enorme
importanza geologica, scientifica e, non da ultima, culturale.
Va dato
merito all’amministrazione di Campana di aver tutelato le “sculture”
all’interno del parco pubblico, così come sarebbe utile inserire il sito in un
circuito turistico. L’Incavallicata rappresenta, insieme a numerose altre
località della regione, un patrimonio per tutta la Calabria.
Stralcio del foglio geologico 230 Rossano della Carta geologica d'Italia in scala 1:100.00 (sito web ISPRA) |
Dal punto di vista geologico, le rocce dell’Incavallicata
appartengono all’unità delle Arenarie giallastre e grigie a echinidi clipeastri
di età Serravalliano-Tortoniano (Miocene medio-superiore), come desunto dalla
Carta geologica d’Italia alla scala 1:100.000 del Servizio geologico d’Italia,
foglio 230 Rossano, rilevato negli anni 1888-1890 dall’ing. Cortese, uno dei
più illustri geologi dell’allora Regio Ufficio geologico.
Per saperne di più:
- Comune di Campana (CS): http://www.comune.campana.cs.it/index.php?action=index&p=1
- Domenico Canino (2007) - Le pietre dell'Incavallicata. 86 p., Falco Editore.
- Carlo Grillo, Giganti di pietra a Campana. http://www.tropeamagazine.it/incavallicata/index.html
- Gaia, RaiTre: https://www.youtube.com/watch?v=ehS6tYhnom0
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