Marco Pantaloni
In una giornata particolare, che l'iconografia commerciale vuole dedicata all'espressione dei sentimenti, vi proponiamo la scoperta di un lago perfettamente integrato in un paesaggio naturale di eccezionale bellezza caratterizzato da un suggestivo profilo, perfetto per una escursione geologico-romantica.
Il Lago di Scanno è uno dei laghi montani di origine naturale, posto a 930 m s.l.m., tra i più estesi in Italia: ha infatti una superficie media di circa 1 kmq e raggiunge nel momento di massima piena una profondità di 36 m. Da alcuni anni però è interessato da repentini ed evidenti fenomeni di abbassamento del livello delle acque, che in poche settimane può diminuire anche di oltre quattro metri. Dopo gli eventi sismici dell’aquilano dell'aprile 2009 il fenomeno di abbassamento del livello delle acque del lago sembra essersi notevolmente accentuato.
Osservato dal belvedere di Frattura Nuova il Lago di Scanno presenta la sua peculiare forma a cuore.
L’antico centro disabitato di Frattura Vecchia, invece, è posto sulla "frattura" del Monte Genzana; proprio da questa zona si è distaccata la frana che, precipitando a valle, ha ostruito il corso del Fiume Tasso originando il Lago di Scanno, che per questo motivo viene classificato come lago di sbarramento.
Nella letteratura scientifica questo evento di frana è noto con la denominazione di “frana di Scanno”, mentre localmente viene, più comunemente, chiamata “frana di Monte Genzana” o “frana di Frattura”.
L’area del Lago di Scanno è posta nel cuore dell’Appennino centrale, in pieno dominio di piattaforma carbonatica laziale -abruzzese. Ricade nell’area del foglio geologico 378 Scanno in scala 1:50.000, realizzato dal Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo e dal Servizio geologico d’Italia e disponibile alla consultazione sul sito web dell’ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/Media/carg/378_SCANNO/Foglio.html)
Stralcio del foglio geologico 378 Scanno della
Carta geologica d'Italia alla scala 1:50.000 (sito ISPRA)
Dall'analisi
della carta geologica è perfettamente visibile l’area di distacco del corpo di
frana, profondamente segnata da un fitto reticolo di faglie che insistono su
unità calcarenitiche bioclastiche paleogeniche (CFR1) deposte i facies di rampa
carbonatica e scarpata e su calcareniti cretaciche in facies di
scarpata-bacino.
Ai piedi del
versante l’imponente accumulo caotico di grossi blocchi calcarei con matrice
più o meno abbondante (AVMa1), perfettamente visibile percorrendo la strada
statale 479. Il lago è impostato sul complesso torbiditico laziale-abruzzese
del Miocene superiore.
La zona di accumulo della frana ai piedi del versante del Monte Genzana.
Sullo sfondo la nicchia di distacco e l'abitato di Frattura Vecchia.
Vogliamo qui
ricordare che la zona di Scanno venne studiata, alla fine dell’800, da uno dei
più illustri geologi dell’epoca, Michele Cassetti, che pubblicò i risultati dei
suoi “Rilevamenti geologici eseguiti l’anno 1899 nell’alta valle del Sangro e
in quelle del Sagittario, del Gizio e del Melfa” nel vol. 31 del Bollettino del
R. Comitato Geologico d’Italia” pubblicato nel 1900.
Per saperne di più:
- Angelo Caranfa (2010) - Contributo per una datazione della frana di Monte Genzana e del Lago di Scanno. Rivista abruzzese, LXIII, n. 2, aprile-giugno: 141-146; e n. 3, luglio-settembre: 250-254.
- Bianchi Fasani G., Cercato M., Esposito C, Petitta M. (2005) - Il Lago di sbarramento di Scanno: considerazioni riguardo alle condizioni di stabilità. Il Giornale di Geologia Applicata, vol. 2, n. 1-6: 45-50.
- Cassetti M.(1900) - Rilevamenti geologici eseguiti l’anno 1899 nell’alta valle del Sangro e in quelle del Sagittario, del Gizio e del Melfa. Bollettino del R. Comitato Geologico d’Italia, vol. 31, n. 3: 255-277.
- Nicoletti P. G., Parise M., Miccadei E. (1993) - The Scanno rock avalanche (Abruzzi, south-central Italy). Bollettino della Società Geologica Italiana, vol. 112, fasc. 2, pp. 523-535.
Cari geoitaliani molto azzeccato per la giornata di oggi! Bravi come sempre. Se non vuole venire l'autrice con me a fare una passeggiata sul lago di Scanno ci andrò da solo.
RispondiEliminaCaro anonimo, sarei ben felice ma posso portare con me anche il mio collega che ha scritto l'articolo? Non saprei altrimenti cosa illustrarle del paesaggio geologico circostante. Saluti cordiali Fabiana
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