Presso il Servizio geologico d'Italia dell’ISPRA sono state conservate, grazie alla volontà e alla pazienza di alcuni geologi rilevatori, seppure in condizioni non ottimali per materiale di questo tipo, alcune scatole che contengono centinaia di tavolette di campagna degli ingegneri e dei geologi che, tra la fine dell’800 e primi del ‘900, lavorarono alla realizzazione dei fogli geologici della Carta geologica d'Italia alla scala 1:100.000.
Si tratta del materiale originale, redatto durante le lunghe campagne di rilevamento alle quali queste persone venivano “destinate”, di scienziati che hanno fatto la storia della geologia in Italia: Federico Sacco, Secondo Franchi, Ettore Mattirolo, Domenico Zaccagna, Bernardino Lotti, Michele Cassetti, Vittorio Novarese, Camillo Crema, Camillo Pilotti, Guido Pullè, Michele Taricco, Luigi Fiorentin.
Riordinare queste tavolette originali è come sfogliare un album di vecchie foto, chiuse in un cassetto, ingiallite dal tempo. Ogni tavoletta che viene aperta riporta indietro nel tempo e fa viaggiare con la mente a quel periodo, a quei personaggi, al faticoso lavoro di rilevamento, in località allora quasi inaccessibili.
Oltre all'aspetto scientifico, provoca una forte emozione tentare di rivivere le loro sensazioni, magari estraendole da qualche piccolo appunto riportato a margine delle tavolette: orari dei (rari) collegamenti fra i paesi, indicazioni di alberghi o pensioni, schizzi di località o monumenti, ritratti di persone.
Questa prima, breve galleria di immagini ha lo scopo di trasmettere, anche se mediato dallo schermo di un computer o di uno smartphone, le emozioni che si provano a sfogliare (con gli occhi, ma anche con l’olfatto) questi “antichi” ma non per nulla inutili, appunti geologici.
È da questi appunti, raccolti con fatica e pazienza, che nasce e cresce la nostra disciplina.
È a questi appunti, e alle persone che li hanno compilati, che dobbiamo dedicare la nostra memoria.
Questa prima immagine è uno stralcio della tavoletta Ventimiglia, rilevata da Secondo Franchi, ingegnere rilevatore del R. Ufficio geologico, nel 1892-1893.
Tra tutti, Secondo Franchi è colui il quale, forse perché dotato di maggior spirito artistico, arricchisce le sue carte di campagna con schizzi e disegni, alcuni dei quali particolarmente gradevoli
Il disegno che segue è uno schizzo di un edificio, forse una chiesa, disegnato da Franchi nel 1891 e posto a margine della tavoletta Ventimiglia senza riportare indicazioni dell'ubicazione. La ricerca del luogo attuale non ha portato risultati, forse perché, nel frattempo, l’edificio potrebbe essere stato rimaneggiato.
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Chiudiamo questo breve post con due volti; il primo, di
uomo, con un tipico cappello da marinaio, appare a margine della tavoletta
Ventimiglia. Il secondo, dalla tavoletta Monte Bianco rilevata sempre da Franchi
sul finire del 1800, appartiene ad una ragazza in abbigliamento borghese tipico
del periodo.
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