di Marco Pantaloni
immagine tratta da www.archeologiaindustriale.org |
Nel Lazio, in provincia di Rieti, si trova
una delle più importanti dighe artificiali dell'Italia centrale: quella che
sbarra il decorso del Fiume Salto, creando l'omonimo lago artificiale.
La caratteristica di quest'opera, oltre
che la sua imponenza e la sua utilità, sta nel fatto che sorge in prossimità
della più importante linea tettonica dell'Italia centrale: la linea Olevano -
Antrodoco.
La diga in cemento, a gravità, è alta 108 metri e fu costruita nel periodo luglio 1939 - novembre 1940 dalla Società Terni mediante sbarramento del Fiume Salto, creando un bacino artificiale della capacità di 280 milioni di metri cubi, collegato all’analogo
Lago del Turano mediante una condotta artificiale scavata per circa 9 km nel Monte
Navegna.
Le spalle della diga sono impostate sull'unità dei Calcari a a
briozoi e litotamni sovrapposti alle Marne a Orbulina, ben visibili verso
valle; gli strati rocciosi, nella zona di imposta della diga, sono
verticalizzati e formano il fianco di una anticlinale, che costituisce il
fronte di sovrascorrimento verso est di un settore della lunga linea Olevano -
Antrodoco, che in questo settore decorre in direzione circa N-S. Il fronte
sovrascorre sull'unità silico-clastica delle torbiditi di età messiniana e,
localmente, sulle marne a orbulina, che si trovano alla base delle torbiditi.
Il foglio geologico 358 Pescorocchiano
della Carta geologica d'Italia in scala 1:50.000, realizzato dal Servizio
geologico d'Italia, riporta i seguenti elementi geologici:
Stralcio del foglio geologico 358 Pescorocchiano della Carta geologica d'Italia in scala 1:50.000, realizzato dal Servizio geologico d'Italia |
il versante occidentale (a sinistra della foto), sul
quale è impostata la diga, è costituito dai Calcari a briozoi e litotamni (CBZ2) di
età Langhiano - Serravalliano, mentre quello orientale (a destra nella foto) è costituito dal
Complesso torbiditico alto-miocenico laziale-abruzzese (UAPa), di età messiniana:
grazie alla sua bassa permeabilità questa unità garantisce la tenuta
dell'invaso.
La linea Olevano - Antrodoco, un
importante lineamento strutturale a scala regionale, è caratterizzata da un
andamento piuttosto complesso e discontinuo; l'area della diga Salto è, forse,
uno dei migliori esempi per la definizione e caratterizzazione di questo
importante elemento tettonico.
Una grande lapide affissa nella roccia in prossimità della diga e una piccola cappella votiva, situata nel bordo nord-occidentale del lago,
ricordano le numerose vittime per la costruzione dell’opera di sbarramento che ha, tra l’altro,
sommerso diversi paesi che sorgevano sul fondovalle e che sono stati
ricostruiti al di sopra del livello di piena del lago.
Per saperne di più:
- Società geologica italiana (1993) – Guide geologiche regionali: Lazio. 368 pp. BE-MA editrice.
- http://www.archeologiaindustriale.org/cms/diga-del-salto/
- http://valledelsalto.it/index.php
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