martedì 6 agosto 2013

La didattica della geologia nei tempi di internet

di Marco Pantaloni e Alessio Argentieri



L’attività didattica rappresenta uno degli obiettivi che qualsiasi scienziato o ricercatore deve contemplare nel proprio bagaglio culturale e professionale. Lo sforzo di comprendere come trasmettere il proprio sapere è infatti occasione di revisione del livello di preparazione individuale, grazie al confronto con le esigenze e le aspettative di una nuova generazione .
Esercitare la propria professione presso strutture pubbliche o private spesso preclude dalla partecipazione diretta all'insegnamento o semplicemente alla diffusione delle proprie esperienze professionali al di fuori degli ambiti “istituzionali” o accademici: convegni, congressi, workshop scientifici.
Esistono però molte altre possibilità di trasmettere le proprie conoscenze e le esperienze realizzate nei diversi ambiti professionali; prime tra tutte la rete, che nei molteplici siti dedicati alla didattica apre spazi specifici destinati alla divulgazione.
Tra i molti siti on-line, di particolare interesse è quello che la prestigiosa “Enciclopedia Italiana Treccani” dedica a lezioni e approfondimenti nello spazio dedicato alla scuola.
In questo ambito, nel tempo, sono stati pubblicati diversi articoli sui temi che riguardano la nostra disciplina, redatti da professori universitari ed esperti di diversa provenienza; in particolare si ricordano, per le affinità con il tema che caratterizza questo blog, quelli dedicati all'"Origine e storia della carta geologica d’Italia" oppure sul tema, sempre attuale, "Vedere i terremoti" o, ancora, "Sotto la crosta terrestre".


Naturalmente il sito dell’Enciclopedia Treccani offre approfondimenti anche sui diversi temi scientifici e il legame di questi con gli aspetti sociali e umani.
L’unica osservazione, fuori dalle righe, riguarda la collocazione degli argomenti: è curioso trovare, nel "luogo simbolico" del sapere collettivo italiano, la storia della carta geologica o la spiegazione sull'origine dei terremoti sotto l’insegna “Biologia e chimica”, scelta che sembra non voler riconoscere alla geologia pari dignità rispetto alle altre scienze fisiche e naturali.
Da appassionati fautori della nostra disciplina non possiamo esimerci, anche in questa occasione, dall'esaltare la consolidata tradizione delle scienze geologiche italiane ed il contributo dato al progresso scientifico internazionale: citando quanto già puntualizzato in passato, “Geoitalians did it better”….

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