di Marco Pantaloni
Nato a Napoli nel 1856 e morto a Roma nel 1922, Venturino Sabatini fu nominato dapprima ingegnere nel Corpo Reale delle Miniere, successivamente geologo nell'Ufficio geologico.
Si specializzò nel campo della petrografia, applicando i metodi di ricerca di Fouqué e Lévy dell’Ecole Nationale des Mines di Parigi, presso i quali si specializzò, come era consuetudine per i funzionari del Corpo Reale delle Miniere.
Si dedicò quindi allo studio di alcune regioni vulcaniche italiane (Isole Eolie, Isole Pontine, Vulcano Laziale, Area Vico-Cimina) eseguendo anche il relativo rilevamento geologico.
Fu autore di ricerche in campo sismologico, per la ricerca di petrolio e Libero docente di Geologia e Vulcanologia nella Regia Università di Roma.
Nel 1912 pubblicò la sua opera, forse, più importante: la monografia “Vulcani Cimini".
Il volume di 636 pagine è stato pubblicato nella collana “Memorie Descrittive della Carta Geologica d’Italia”, n. XV.
Contiene la prima carta geologica completa dell’area vico-cimina, in scala 1:75.000, corredata da sezioni geologiche, foto storiche e tavole petrografiche. E’ una preziosa raccolta di dati con minuziose osservazioni di campagna e spunti di riflessione ancora oggi utili a chi conduce studi geo-vulcanologici sull’area, per i quali l’opera costituisce un irrinunciabile riferimento di partenza.
La monografia è consultabile presso la Biblioteca ISPRA.
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