giovedì 28 marzo 2013

Marianna Panciatichi Ximenes d'Aragona Paulucci, la prima donna nella Società Geologica Italiana.

di Marco Pantaloni
Marchesa Marianna Panciatichi
Ximenes d'Aragona Paulucci



La marchesa Marianna Panciatichi Ximenes d'Aragona nacque il 3 febbraio 1835 da una aristocratica famiglia toscana, figlia del marchese Ferdinando Panciatichi e di Giulia De Saint Seigne.
Discendeva da una famiglia che, già dal 1600, nutriva un vivo interesse naturalistico e nel settecento il padre Ferdinando, appassionato di botanica, introdusse numerose piante esotiche, tra le quali la prima sequoia in Italia, nell'Hortus Panciaticus di Villa La Loggia, a Firenze.

martedì 26 marzo 2013

Vittorio Novarese


Vittorio Novarese
di Marco Pantaloni

65 anni fa moriva a Roma Vittorio Novarese.
Nato a Torino il 7 marzo 1861, si è laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino; dopo la specializzazione in Germania venne nominato ingegnere presso il Corpo Reale delle Miniere e destinato all’Ufficio di Catanzaro, dove collaborò con Aichino per la realizzazione della carta geologica della Calabria.
Trasferito a Roma, restò al Servizio Geologico per 45 anni, fino al 1934, quando venne collocato  a riposo con la carica di Direttore Onorario.
Dal 1921 al 1936 insegnò geologia all’Università di Roma; effettuò missioni esplorative in Argentina, Eritrea e in Transcaucasia.
E' stato Presidente della Società Geologica Italiana nel 1916 e nel 1922.
È morto a Roma il 26 marzo 1948.


Per saperne di più:

A. Argentieri con M. Pantaloni, "Novarese, Vittorio", in “Dizionario Biografico degli Italiani” vol. LXXVIII, 2013, Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, Roma.

lunedì 25 marzo 2013

1907, Escursione a Tivoli

di Marco Pantaloni
Le cascate di Tivoli

Il 25 marzo 1907, il giorno successivo all'Adunanza generale invernale della Società Geologica Italiana che si tenne a Roma, presso la Biblioteca del R. Servizio Geologico,  venne organizzata una escursione sociale a Tivoli, proposta dal socio Antonio Verri.
Nel Bollettino della Società Geologica Italiana, 1907, vol. XXVI, viene riportata una relazione dell'escursione redatta dallo stesso Antonio Verri e da Enrico Clerici.


venerdì 22 marzo 2013

1870, Guida del Viaggiatore geologo, Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini

Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini
(1820 - 1905)
di Marco Pantaloni

Nel 3° fascicolo del 1° volume del Bollettino del Regio Comitato Geologico d'Italia, pubblicato a Firenze nel marzo 1870, un anonimo revisore recensì il lavoro pubblicato nello stesso anno a Imola da Giuseppe Scarabelli Gommi Flamini.

Questo lavoro, precursore delle Guide geologiche regionali, descriveva la parte della catena appenninica ben conosciuta dallo Scarabelli che, dopo gli studi a Firenze e a Pisa, si ritirò nella sua Imola dedicandosi alle ricerche geologiche e archeologiche sul versante appenninico tra Bologna e Ancona.

Dalla lettura del testo si evince che si tratta di un unico foglio pieghevole costituito da una carta illustrativa orientata in modo tale da consentire una migliore lettura al viaggiatore che, in treno, procedeva da Bologna verso Ancona.



martedì 19 marzo 2013

Venturino Sabatini

di Marco Pantaloni

Nato a Napoli nel 1856 e morto a Roma nel 1922, Venturino Sabatini fu nominato dapprima ingegnere nel Corpo Reale delle Miniere, successivamente geologo nell'Ufficio geologico.
Si specializzò nel campo della petrografia, applicando i metodi di ricerca di Fouqué e Lévy dell’Ecole Nationale des Mines di Parigi, presso i quali si specializzò, come era consuetudine per i funzionari del Corpo Reale delle Miniere.
Si dedicò quindi allo studio di alcune regioni vulcaniche italiane (Isole Eolie, Isole Pontine, Vulcano Laziale, Area Vico-Cimina) eseguendo anche il relativo rilevamento geologico.
Fu autore di ricerche in campo sismologico, per la ricerca di petrolio e Libero docente di Geologia e Vulcanologia nella Regia Università di Roma.

sabato 16 marzo 2013

il Masso di Gastaldi

Il Masso di Gastaldi, oggi; ben visibile la lapide
collocata nel 1884 dal Club Alpino Italiano.
Sulla sommità la cappelletta dedicata a San Michele.

di Marco Pantaloni

A Pianezza, in provincia di Torino, si trova uno dei primi e più significativi siti di interesse geologico in Italia; si tratta della Pera Mòra (Pietra Scura), o Roc di Pianezza o, come è giusto venga ricordato, Masso di Gastaldi.
L’origine del corpo roccioso fu definita, intorno al 1850, da Bartolomeo Gastaldi: “tipico masso erratico di eufodite diorita”. A Gastaldi si deve l’onore di aver diffuso la teoria “glacialista” avendo verificato la diversa composizione litologica dei massi erratici rispetto al contesto nei quali si trovano, e correlandoli invece con gli affioramenti tipici degli ambienti alpini, ed attribuendo quindi la loro posizione alla forza di trascinamento esercitata dai ghiacciai che, scendendo dalle cime alpine, coprirono la Valle di Susa fino alla piana di Rivoli.
Il 21 dicembre 1884 il Club Alpino Italiano dedicò la Pera Mòra di Pianezza a Bartolomeo Gastaldi, come celebra una lapide affissa sul corpo roccioso.
Il 9 settembre 1907 il Masso di Gastaldi fu mèta dell’escursione della Società Geologica Italiana, la cui storia ci viene ricordata nel Bollettino della Società Geologica Italiana, vol. XXVI, 1907.

mercoledì 13 marzo 2013

1913, Federico Sacco, "Les Alpes Occidentales"



di Marco Pantaloni

100 anni fa, nel 1913, Federico Sacco pubblicò il volume: “Les Alpes Occidentales: schéma géologique”, con allegata una carta geologica in scala 1:500.000.

Federico Sacco nacque a Fossano (CN) il 5 febbraio 1864.
Scrisse: “Dalla mia natìa cittadina, Fossano, fronteggiante il Monviso, fin da giovinetto ammiravo, uscendo appena di casa, l’ardita piramide dentata …”, ben visibile dal suo paese.
Iniziò così il suo interesse per la montagna, la natura e la geologia. Studiò al Liceo, si laureò in Scienze naturali nel 1884 e iniziò subito la carriera universitaria presso il Regio Politecnico di Torino. Fu professore incaricato di paleontologia tra il 1886 e il 1917, ordinario di geologia dal 1897 al 1935.
Tra i suoi numerosi incarichi vanno ricordati: Presidente della Società Geologica Italiana, del Comitato Geologico Italiano, del Comitato Glaciologico Italiano; membro del Consiglio Superiore delle Miniere, dell’Accademia dei Lincei e dell’Accademia delle Scienze di Torino.
Sacco pubblicò più di 600 lavori frutto di campagne di studi e rilevamenti che gli fecero percorrere a piedi circa 60.000 chilometri.

Gran parte delle sue ricerche vennero svolte nelle Alpi occidentali delle quali, nel 1913, pubblicò la monografia: Les Alpes Occidentales: schéma géologique. Torino, Imprimerie du Collège des Artigianelli, 196 pp., comprensiva di 3 carte. La carta “Les Alpes occidentales” è disponibile in formato raster sul sito web della biblioteca ISPRA (download).

L’opera citata è preliminare alla sua monografia più conosciuta: “Le Alpi”.
Edita dal Touring Club Italiano, il saggio consta di 65 articoli in 700 pagine arricchiti da una galleria fotografica di oltre 1000 illustrazioni. Nel volume Sacco affronta tutti gli aspetti della catena alpina: l’assetto tettonico, il glacialismo, l’erosione fluviale, il carsismo, tutti permeati da una intensa vena umana e poetica.
Durante i suoi rilievi raccolse campioni di rocce e fossili, con i quali arricchì le collezioni universitarie.
Nel 1939 pubblicò un interessante lavoro dal titolo: “Leonardo da Vinci geologo”, mettendo in luce le osservazioni di natura geologica fatte da Leonardo tre secoli prima.
Federico Sacco morì a Torino il 4 ottobre 1948 all’età di 84 anni: una lunga vita interamente dedicata alle “sue” Alpi.

venerdì 8 marzo 2013

Memorie dell'Istituto Geologico della R. Università di Padova


di Giorgio Vittorio Dal Piaz
Sono state fondate nel 1912 da Giorgio Dal Piaz (1872-1962) con il nome di "Memorie dell'Istituto Geologico della R. Università di Padova" e l'obiettivo di "raccogliere la feconda produzione scientifica in un'ordinata ed opportuna serie di pubblicazioni riguardanti la Geologia dell'interessante Regione Veneta".
Dal 1953 il periodico assume il nome di " Memorie degli Istituti di Geologia e Mineralogia della Università di Padova" ed infine, dal 1977, quello di "Memorie di Scienze Geologiche", su suggerimento del Comitato per le Scienze geologiche e minerarie del CNR che, riconosciuto il loro interesse scientifico in campo nazionale e internazionale, aveva inserito la rivista tra quelle raccomandate e finanziate.
I Direttori della rivista sono stati:
  1. Giorgio Dal Piaz sino al 1942;
  2. Giambattista Dal Piaz (1904-1995) dal 1943 al 1995, con la collaborazione di Angelo Bianchi e poi di Bruno Zanettin;
  3. Giampiero Braga sino alla fine dell'attività editoriale, terminata con la stampa del volume 55 (2004), in seguito all'esaurimento dei finanziamenti del CNR.
Nel 1984 la proprietà della testata era stata donata da Giambattista Dal Piaz, senza alcuna contropartita, all'Istituto di Geologia dell’Università di Padova, poi Dipartimento di Geologia, Paleontologia e Geofisica.

mercoledì 6 marzo 2013

1912, Spoleto, Congresso della Società Geologica Italiana

di Marco Pantaloni

101 anni fa, a Spoleto, si tenne il Congresso della Società Geologica Italiana; intervennero 36 persone, tra i più eminenti geologi dell'epoca e importanti rappresentanti delle istituzioni tecniche e scientifiche del Regno d'Italia.
La foto li mostra, in posa, davanti la casa di campagna dell'allora Sindaco della città, avv. Fratellini.
Chi li sa individuare?

Questo l'elenco dei Soci della Società Geologica Italiana intervenuti al congresso:

martedì 5 marzo 2013

1881, Bologna, 2° Congresso internazionale di geologia


Nel chiostro dell'attuale Conservatorio di Musica "Giovan Battista Martini" di Bologna, un tempo Convento degli Agostiniani di San Giacomo Maggiore, in via Zamboni 9, è possibile osservare la lapide commemorativa del secondo Congresso internazionale di geologia, che si tenne nel 1881.

"Nell'aula grande di questo Liceo
dal XXVI sett. al II ottobre
MDCCCLXXXI
i GEOLOGI
con gli auspici di UMBERTO I°
Presidente onorario QUINTINO SELLA
effettivo GIOVANNI CAPELLINI
tennero il secondo Congresso internazionale
apprestando nuovi incrementi alla scienza".


venerdì 1 marzo 2013

un luogo per ricostruire e ricordare la storia della geologia in Italia


Queste pagine costituiscono un “luogo della memoria”, dove ricostruire la storia delle Scienze della Terra in Italia attraverso il ricordo delle figure scientifiche degli uomini e delle donne che in tali campi hanno operato: dai pionieri delle scienze naturali e dai padri fondatori delle moderne discipline geologiche, sino a coloro che hanno condotto le geoscienze italiane verso il XXI secolo.

L’Italia può essere considerato uno dei paesi fondatori della moderna geologia, grazie all’opera di eccellenti scienziati che contribuirono, ciascuno nella propria disciplina, allo sviluppo del pensiero scientifico moderno e laico. Dopo l’Unità d’Italia molti di questi furono chiamati a ricoprire incarichi pubblici in ragione sia delle virtù patriottiche, sia delle competenze tecniche.

Il recupero delle proprie radici potrebbe consentire alla nostra comunità di rinnovare il ruolo propulsivo avuto nella storia d’Italia, dalle fasi di strutturazione dello Stato unitario sino alla seconda metà del XX secolo, quando i nostri predecessori contribuirono in maniera significativa al progresso delle geoscienze a livello internazionale.