Il nostro percorso per ricostruire la storia delle Scienze della Terra in Italia si snoda attraverso il ricordo delle figure umane scientifiche degli uomini e delle donne che hanno operato in tali campi: dai pionieri delle scienze naturali e dai padri fondatori delle moderne discipline geologiche, sino a chi ha condotto le geoscienze italiane verso il XXI secolo. Un fondamentale patrimonio documentale sono le pubblicazioni della Società Geologica Italiana e del Servizio Geologico d’Italia, dove tradizionalmente venivano riservati adeguati spazi per commemorazioni e necrologi di Soci scomparsi. Tale usanza, che negli ultimi tempi si è purtroppo andata affievolendo, prevedeva di norma che il ricordo fosse affidato ad un illustre collega o al più eminente degli allievi del personaggio; ciascuno degli autori adottava forme, registro e stili di scrittura diversi a seconda del periodo storico e della propria discrezionalità.
Un'altra fonte primaria di riferimento è il Dizionario Biografico degli Italiani (DBI), opera collettiva dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, concepita nel 1925 sotto la direzione di Giovanni Gentile per affiancare la grande Enciclopedia Italiana.
Il Dizionario doveva infatti raccogliere le biografie di uomini e donne degni di essere ricordati nella memoria comune nazionale, da redigere però in base a rigorose norme redazionali volte ad uniformare l’opera collettiva i diversi contributi. Modello di riferimento furono le analoghe pubblicazioni europee come la Allgemeine Deutsche Biographie e il Dictionary of National Biography. Le voci biografiche riguardano personaggi vissuti in un intervallo temporale dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente ai giorni nostri: oltre quindici secoli di storia attraverso la vita e le opere di protagonisti che hanno lasciato un segno nella storia sociale, culturale, artistica, politica, religiosa e scientifica d’Italia, ma anche di comprimari, personalità meno note o ignorate perfino da testi storici di grande respiro, che hanno comunque contribuito a costruire la nostra identità nazionale.
Dopo un lunghissimo periodo di “gestazione”, nel 1960 fu pubblicato il primo volume; ad oggi ne sono stati realizzati 77 dei 100 previsti (la conclusione dell’opera è attesa per il 2020), e sono in fase di allestimento i successivi tre, fino a coprire parte della lettera “P”. L'intero lemmario e le oltre 30000 biografie finora apparse sono tutte consultabili on line, con un continuo aggiornamento dell’opera.
Tale patrimonio di informazioni è un prezioso punto di riferimento per il nostro percorso di costruzione di un “luogo della memoria” della comunità geoscientifica nazionale. Andando alla ricerca dei nostri “numi tutelari” nell’opera collettiva Treccani si trovano voci di geoscienziati redatte non solo da autorevoli storici della scienza attenti alle nostre discipline (tra cui citiamo Pietro Corsi), ma anche da studiosi e specialisti del settore chiamati a stilare i profili di illustri maestri e colleghi. Ecco così, di volume in volume, la storia della geologia che racconta sé stessa, attraverso generazioni successive di protagonisti, tra cui: Pietro Caloi che traccia la figura di uno dei i padri fondatori della sismologia italiana, Giovanni Agamennone (DBI, vol. 1, 1960); Angiola Maria Maccagno che scrive la voce su Giuseppe Checchia Rispoli (DBI, vol. 24, 1980); Alfredo Jacobacci che delinea il profilo di Camillo Crema (DBI, vol. 30, 1984); Bruno Accordi che biografa Giorgio Dal Piaz (DBI, vol.32, 1986), Gioacchino De Angelis d’Ossat (DBI, vol. 33, 1987) e Geremia D’Erasmo (DBI, vol. 39, 1991).
E scorrendo il lemmario si potranno trovare, tra le voci in preparazione, anche testimonianze di un passato meno remoto: un caso su tutti “Giovanni Pallini detto Jack, biostratigrafo e docente universitario. 1949-2003”, figura cara alla memoria di almeno un paio di generazioni di geologi appenninici!
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